Anne Marie per Etico

EARTH DAY 2021

Etico shop
5 min readApr 22, 2021

“Who made my clothes?”
È la domanda che ricorre maggiormente nella campagna della Fashion Revolution Week, per esigere maggiore trasparenza dalle aziende sulle condizioni di lavoro di chi produce i nostri capi!
E proprio oggi, in occasione dell’Earth Day, vogliamo raccontarvi qualcosa di più sulle mani che stanno dietro alla produzione dei nostri prodotti e sui materiali che utilizziamo per ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente.

Ciao Anne Marie, partiamo dall’inizio. Di dove sei/dove sei cresciuta? Dove vivi?

Sono nata a Cruas, nel sud est della Francia, dove i miei nonni paterni, emigrati dall’Italia negli anni ’20, avevano trovato lavoro. Sono cresciuta in quella città fino alla maturità, poi mi sono trasferita in Italia per sposarmi nel 1976, più precisamente a Faenza, dove abito da allora in campagna con mio marito.

Anne Marie alle prese con il ricamo di un cuscino

Sappiamo che hai fatto i lavori più svariati, ma che una passione in particolare ti ha portata addirittura a lavorare per prestigiosissime case di moda. Raccontaci un pò!

Già da ragazzina avevo la passione per il ricamo, il punto croce, l’uncinetto e il lavoro a maglia. Pian piano mi comprai una macchina da cucire per fare qualche rammendo e qualche riparazione sui vestiti; imparai a fare cose semplici come i lenzuoli, le tovaglie e i tovaglioli, poi successivamente a cambiare le chiusure lampo, fare gli orli e altre modifiche sui vestiti dei miei familiari. In seguito però, a causa dell’infortunio sul lavoro come coltivatrice diretta, cercai qualche lavoretto che corrispondesse alla mia passione ovvero quella di usare le mani e, con tanta pazienza, creare prodotti artigianali. Così ho trovato lavoro in un negozio chiamato “Arte di Carte” dove facevo album di foto, quaderni, cartoline ma anche bomboniere e tutto l’occorrente per le cerimonie. Infine, per parecchi anni, ho lavorato come ricamatrice, soprattutto ricami con perline e decorazioni, sugli abiti di prestigio e di moda per noti stilisti come Fendi, Karl Lagerfeld e tanti altri.

Il capo più estroso su cui hai lavorato?

Ricordo le infinite paillettes applicate una ad una per il body indossato da Beyoncé durante il concerto tenuto a Milano nel luglio del 2018 o ancora le moltissime perline applicate sul lunghissimo velo da cui è stato ricavato il vestito per Jennifer Lopez.

Anne Marie al lavoro per la creazione di nuovi elastici con scampoli di tessuto
Anne Marie al lavoro per la creazione di nuovi elastici con scampoli di tessuto

Come sei arrivata a far parte della grande famiglia di Etico?

Nel novembre 2018 tramite una conoscente sono venuta a sapere di questo nuovo negozio che doveva aprire in centro ad Imola, per il quale stavano cercando una persona che avesse capacità sartoriali.

Di cosa ti occupi all’interno del nostro negozio?

Oltre ad effettuare modifiche sui capi secondo le esigenze dei clienti, attraverso l’utilizzo di rimanenze di tessuto ho iniziato a realizzare (con la consulenza della designer Isotta Sabbioni) sacchettini per i gioielli, portachiavi e spille ricamati, elastici e fasce per capelli, shopper, ma ancora sacche per il cambio del bebè, cuscini interamente realizzati e ricamati a mano, mascherine, tende ed astucci: tutto ciò che può nascere da scampoli di tessuto destinati ad essere buttati.

Tende realizzate interamente a mano per un laboratorio di lettura

Entriamo nel merito delle tue creazioni…che tecniche prediligi? Quali materiali utilizzi?

Cerchiamo di creare cose utili con il riciclo di diversi materiali: perlopiù pezzi di tessuto vari, anche derivanti da vecchi abiti fallati o invenduti, che con l’aiuto della macchina da cucire, ago, filo e fantasia danno vita a tante idee da progettare e realizzare.

Cosa ti caratterizza? C’è qualcosa in particolare che ti piacerebbe realizzare o una qualche tecnica che ti piacerebbe rispolverare?

Nel mio lavoro sono molto meticolosa e precisa, tanto che faccio e rifaccio le cose finché non sono soddisfatta del mio operato: voglio che quello che realizzo sia all’altezza di come l’ho immaginato. Mi piacerebbe rispolverare il macramè, col quale intrecciando i fili si possono realizzare tante cose come particolarissimi portavasi, ma anche il lavoro a maglia o l’uncinetto sono tecniche che permettono di realizzare svariati prodotti e che ormai ho abbandonato da anni, facevano invece parte della mia adolescenza.

Anne Marie al lavoro con una shopper decorata con tessuti di recupero (thanks to Madam, you have a project)
Anne Marie al lavoro su una shopper decorata con tessuti di recupero (design e scampoli thanks to Isotta Sabbioni)

Descriviti con un aggettivo

Testarda: sono un Ariete e quando inizio una cosa non la mollo finchè non è esattamente come l’avevo immaginata!

Consigliaci un libro/film/poesia/canzone che ha a che fare con te, con la tua storia o che ti sta particolarmente a cuore

Mi piace ascoltare la musica di ogni genere, ma soprattutto quella degli anni ‘70/’80, ad esempio Simon and Garfunkel ed in particolare la loro “The Sound of Silence” mi trasmette bei ricordi. Non mi dispiacciono però, anche cantanti più recenti e rock: in macchina ascolto sempre i Muse! Leggo pochissimo, ma il libro che ricordo di aver letto tutto d’un fiato era “La principessa che credeva nelle favole“ di Marcia Grad Powers...ve lo consiglio sia per la trama sia perchè è di facile lettura!

Per concludere…lasciaci una frase che senti tua o che possa essere d’ispirazione per chi vorrebbe far partire un progetto proprio!

Un giorno mi capitò di leggere una frase di Andrew Carnegie, un imprenditore statunitense, che mi fece riflettere sul non abbandonare l’idea di un progetto che abbiamo a cuore:

“Se vuoi essere felice, stabilisci degli obiettivi che governino i tuoi pensieri, liberino la tua energia ed ispirino le tue speranze”.

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Dalla coop sociale Officina Immaginata nasce ‘Etico’ il primo negozio imolese di abiti etici, sostenibili e consapevoli!